Compositore tedesco. Svolse in varie città tedesche, ma prevalentemente a Monaco e a Berlino, la sua intensa attività di direttore d'orchestra, di insegnante, di pianista, di scrittore, di regista; trascorse gli ultimi anni, in miseria, a Vienna e a Salisburgo. Rigorosamente attestato su posizioni tradizionali, combatté le avanguardie, la dodecafonia schönberghiana come l'estetica di Busoni, in scritti aspramente polemici (Il pericolo dei futuristi, 1917; Nuova estetica dell'impotenza musicale, 1920; Dell'ispirazione musicale, 1940). La sua produzione di epigono wagneriano presenta forti caratteri nazionalistici e può essere considerata, nel complesso, come una continuazione della linea tardoromantica. Scrisse 5 opere teatrali, tra le quali Palestrina (1917), il suo capolavoro; alcune cantate, fra cui le celebri Von deutscher Seele (Dell'anima tedesca, 1921) e Das dunkle Reich (Il regno buio, 1929) per soli, coro e orchestra; sinfonie e altri pezzi orchestrali; musiche corali; musica da camera (tra cui il poetico Sestetto per clarinetto, archi e pianoforte, 1945, 3 quartetti, 1 quintetto, sonate, 106 Lieder); concerti ecc.